Cambiare la mente per cambiare il Pianeta:

nel nuovo libro di Daniel Tarozzi una via trasformativa dalla teoria alla pratica.

Il racconto di un viaggio lungo dieci anni attraverso i volti che popolano un’Italia diversa, che tra mille difficoltà cambia la propria vita (e il mondo) ogni giorno. Alla scoperta delle costanti che frenano o che, al contrario, consentono e facilitano il cambiamento individuale e collettivo. Daniel Tarozzi, grazie all'incontro con centinaia di uomini e donne che in tutte le regioni del nostro Paese hanno già attraversato il cambiamento, ci accompagna a fronteggiare le nostre paure proponendoci le soluzioni adottate da chi ci è già passato. La scoperta di un’Italia diversa da quella che ci viene mostrata ogni giorno, un’Italia splendida, un’Italia che Cambia tra paure, dubbi e certezze. Abbiamo dialogato con l'autore di “Cambia-menti. L'Italia che cambia che Cambia per cambiare il Pianeta: dalla teoria alla pratica” in occasione di “Filo diretto con l'autore”.

"Cambia-menti. L'Italia che cambia che Cambia per cambiare il Pianeta: dalla teoria alla pratica”, il nuovo libro di Daniel Tarozzi si distingue sin da titolo: un gioco di parole, la citazione di un progetto editoriale condiviso (www.italiachecambia.org) e una ridondanza voluta del verbo “cambiare”. La proposta di sottolineare il cambiamento, ci ha raccontato l'autore durante l'incontro in diretta sui canali di Amrita Edizioni, “Filo diretto con l'autore”, è stata degli editori stessi. Di Daniela Muggia, in particolare, per distinguere questo libro dal più ampio filone sul cambiamento come crescita e sviluppo personale. Non è quindi un libro che impone una strada, piuttosto offre suggerimenti e spunti per costruire la propria; così come non edulcora la realtà imponendo un mono pensiero positivo. Anzi, l'autore si mette in gioco profondamente lasciando parlare il proprio “lato oscuro”, fatto di frustrazioni, difficoltà, delusioni, dolori, sconfitte e domande, per percorrere insieme a lettori e lettrici la via del cambiamento, costellata di dubbi e domande.

Non è tutto bello, non è tutto perfetto. Non è tutto facile. Cambiare ha le sue difficoltà. Il “lato oscuro” che Daniel Tarozzi lascia parlare nel libro è quello che permette di togliergli, paradossalmente, potere, e di superare le paure attraversando ciò che è poco piacevole o doloroso. Un modo con cui l'autore anticipa anche i dubbi e le paure di chi legge. Le reazioni.

Reazioni a cosa? Facciamo un passo indietro per raccontare l'origine di questo libro, il decennale lavoro che ha permesso all'autore di tracciare una mappa delle costanti che frenano o che, al contrario, consentono e facilitano il cambiamento individuale e collettivo.

Era il 9 settembre 2012 quando Daniel Tarozzi, giornalista, documentarista e scrittore, salì a bordo del suo Camper “Alba”. La meta era ancora vaga, la sfida chiara: girare tutte e venti le regioni italiane alla ricerca di chi stava cambiando il mondo, di chi di fronte a un problema non anteponeva un “se” paralizzante ma un “come” ricco di potenzialità.

Da quell'esperienza nacque il giornale web italiachecambia.org, di cui Daniel è fondatore e direttore responsabile, che da allora continua a raccontare, mappare e mettere in rete le realtà del cambiamento nel nostro Paese.

A quasi 10 anni dal quel viaggio, in “Cambia-Menti” Daniel ripercorre le scoperte nate da quella esperienza – e ciò che da allora ha scoperto continuando a indagare la realtà – e che ha cambiato per sempre il modo di vedere, percepire, rappresentare e raccontare il mondo.

La scoperta centrale è che lontano dai riflettori dei mass media esiste davvero un altro Paese, una nazione costellata da centinaia, migliaia di progetti straordinari che – seppur tra mille difficoltà – funzionano. Tarozzi lo definisce, senza temere smentita, “il più grande fenomeno di censura nella storia dei media”. Mentre TV e giornali, infatti, ci restituiscono quotidianamente stereotipi e mediocrità, disoccupazione, passività, decadenza, pensiero unico, là fuori esiste un mondo bio-differente che sta già creando l’alternativa al modello vigente.

Cambia-Menti alterna riflessioni, analisi, storie, constatazioni, gioie e paure. Grazie a centinaia di incontri l'autore stila una mappa delle costanti che ci frenano o che, al contrario, permettono il cambiamento individuale e collettivo, partendo dall’esperienza dei tanti, tantissimi, che ce l’hanno fatta.

Come Daniel ci ha raccontato durante la puntata di “Filo diretto con l'autore” dedicata alla presentazione di questo nuovo libro, «Il giornalista è come un medico, è un servizio, una missione. Io sto bene se contribuisco a provare a cambiare il mondo e il mio modo di farlo è raccontare la bellezza. Il ruolo del giornalista è fare le domande, non dare delle risposte. La testimonianza può far scaturire ad ognuno di noi “perché non lo sto facendo se posso farlo”?».

«È un libro costruito su questo richiamo continuo tra l’individuo e la collettività – prosegue Daniel – Ed è la sintesi di migliaia di incontri che ci dicono come cambiare dalla teoria alla pratica; ci dicono che “si può fare”: possiamo cambiare noi stessi, l’Italia e il Pianeta! Perché, se di fronte ai problemi non mi chiedo “se” ma “come”, mi attivo».

Questo è un atteggiamento “cambia-mente”: «la mente è il nostro principale problema – continua Daniel - la convinzione di non poter fare le cose è ciò che frena il cambiamento. Sono convinto che questo continuo racconto di brutture da parte dei media generi paralisi nelle persone, l’incapacità di realizzare i propri sogni, di attivarsi per cambiare. Dobbiamo cambiare la mente per cambiare il mondo».

L'obiettivo è quindi provare a dare il proprio contributo a quelli che, nonostante tutto, un cambiamento lo desiderano davvero ma sono convinti di non poterlo realizzare per una serie di motivi. Motivi a cui l'autore dà un nome, affrontando le paure e i blocchi più frequenti che si presentano di fronte a una persona che vuole cambiare qualche aspetto della propria vita e affiancando ad esse le più frequenti soluzioni adottate nelle diverse regioni e nei diversi contesti economici e culturali italiani.

«In molti di noi hanno un aspetto della propria vita che vorrebbero cambiare e pensano di non poterlo fare, si può realizzare qualunque cosa, è una constatazione, non un’idea - sottolinea Daniel -. Nel libro ci sono alcuni esempi, ma se ne trovano molti di più nell’archivio di Italia Che Cambia, che ne conta davvero migliaia. Si può cambiare e realizzare tutto, come individui e come collettività, anche il proprio sogno personale ‘egoistico’: andare a vivere in montagna, girare il mondo senza soldi, trovare finanziamenti diffusi, per non parlare di cambiamenti sociali, di integrazione con i rom a Scampia. Se continuiamo a pensare che il mondo lo debbano cambiare gli altri al nostro posto, non avremo nessuna possibilità».

Nella prima parte del libro viene sviscerato il cambiamento personale per poi approcciare il cambiamento collettivo, i suoi principali ostacoli e soluzioni.

«Parto da me, dall’interrogarmi, dall’assumermi la responsabilità, ma questo cambiamento può funzionare se si immette nella società. Quasi tutte le storie raccontano di un sogno, di una persona che voleva fare qualcosa che è stata poi realizzata grazie anche alla collettività».

«Il cambiamento deve essere mosso da passione, felicità e entusiasmo. È un falso dualismo quello che contrappone il lavoro sull'individuo e quello sulla collettività Quello che ho visto è che il cambiamento vero unisce questi due aspetti; non è un io contro il noi, ma un io che fonda un noi».

L'ultima parte di “Cambia-Menti” è invece dedicata al cambiamento, dalla teoria alla pratica. Ciò che via via emerge chiaro è che è impossibile realizzare cambiamenti collettivi senza contemporaneamente proporre quelli personali e che è impossibile agire sul piano personale senza affrontare un lavoro su sé stessi, inteso come spinta ad interrogarsi costantemente sul senso del proprio agire, sulle conseguenze del proprio modo di fare e di essere, sui meccanismi alla base delle nostre pulsioni e dei nostri interessi.

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