I NOVE SCALINI: CRONACA DI UNA REINCARNAZIONE 

A seguito del successo editoriale, a distanza di 28 anni, è uscita la riedizione del libro di Daniel Meurois e Anne Givaudan che ripercorre, mese dopo mese, i nove scalini della gestazione che portano alla nascita di una nuova forma di vita umana, attraverso metamorfosi psichiche e fisiche. Un libro più che mai attuale, rivolto non solo a chi si appresta a dare alla luce un nuovo essere umano, ma anche a tutti coloro che vogliono saperne di più sulla loro stessa nascita.



Non so se anche a voi è mai capitato di assistere o trovarvi molto vicino alla nascita di un bambino. A me sì, recentemente. Nel guardare questo piccolo essere vivente che sino a poco tempo prima nella mia realtà non esisteva, o meglio, era già presente ma in una dimensione non ancora tangibile, mi sono chiesta da dove venisse. Chi era prima di arrivare qui? Era in grado di pensare? Ha scelto lui di nascere, esistere in questa realtà o ci è capitato a seguito di una decisione presa da altri, o è stata una banalissima combinazione del caso?
E a quel punto mi sono tornate alla mente le tre grandi domande che l’essere umano si pone dalla notte dei tempi (“Chi sono? Da dove vengo? Dove sto andando?”), la seconda delle quali riguarda proprio il nostro... punto di partenza. Dov'eravamo prima di avere la nostra forma attuale? La nostra coscienza esisteva già?
A queste e a molte altre domande rispondono i due autori del libro I nove scalini: si tratta di un reportage, nato dall’incontro con l’anima di “Rebecca”, di cui si segue la discesa nel corpo fisico per i nove mesi della gestazione.

Nel leggere il libro è stato difficile per me immaginare un’anima senza il peso e la forma del proprio corpo. Ancor più difficile è immaginarsi ciò che si trova intorno all’anima: cosa può vedere? Come si sposta? Cosa pensa? Cosa accade durante la gravidanza? L’anima del nascituro è consapevole di cosa stia accadendo? Cosa sente e percepisce un bambino appena formatosi? Ma soprattutto: cos’è la Vita, e da che momento in poi si può definire tale?

Così la protagonista di questo percorso lungo nove mesi racconta ai due autori perché abbia deciso di prestarsi a questo reportage, accettando l'insolita compagnia di estranei fino alla sua nuova incarnazione terrena: “...È per questo che accetto di mettere a nudo la mia anima: voglio che questi nove mesi, durante i quali abiterò il ventre di una madre, siano come una mano tesa fra la Luce e… un’altra sorta di Luce. Voglio che siano un insegnamento, ma un insegnamento senza maestro, senza dogma, senza la minima manifestazione di rigidità: qualcosa di dolce e forte, in cui basterà guardare e ascoltare dal profondo di se stessi per cogliere l’essenziale.”

Il testo è suddiviso in nove capitoli, ognuno dei quali racchiude le informazioni raccolte dai due autori durante gli incontri avvenuti in quel mese.
Sono gli stessi autori a raccontare che “le informazioni che [Rebecca] ci ha fornito durante tutta la gravidanza di sua madre, la propria stessa metamorfosi e quella dell’embrione e poi del feto nel quale ha imparato ad abitare, non sono dunque gli insegnamenti di un Maestro di Saggezza; hanno però un altro valore, che definiremmo “umano” nel senso più nobile e più ricco del termine, ed è per questo che è stata un’esperienza toccante, sia in qualità di testimoni, sia, talvolta, in qualità di attori della sua avventura. Sì, è davvero un’avventura, nascere o rinascere in coscienza sulla Terra.”

Uno dei primi momenti condivisi con l’anima nascitura è la visita alla futura madre. Le sensazioni vissute sono molto forti e vengono trascritte in questo modo dagli autori: “Per noi, in questo momento, non si tratta di una madre con sua figlia che fanno i primi passi l’una verso l’altra, ma piuttosto di due coscienze adulte che si ricordano lentamente della loro promessa reciproca, due anime che ritrovano un amore senza artifici, un amore rimasto in attesa, in fondo al loro cuore.”

Questo libro è un inno alla Vita nonché un aiuto e una guida per coloro che scelgono consapevolmente di perpetuarla in questo mondo ogni giorno.
È un libro per chi si pone quesiti sulla propria vita, per chi nei momenti di maggior consapevolezza e apertura alla sacralità della nostra esistenza vorrebbe sapere di non essere solo, sapere che qualcun altro prima di lui se li è posti, e molti altri ancora, dopo di lui, se li porranno.
È un libro, questo, per ogni genitore, insegnante, parente o persona che si trova ad avere a che fare ogni giorno con bambini, affinché comprenda che la cura fisica di cui hanno necessità i più piccoli non esclude che al loro interno si nasconda un’anima in grado di trasmettere insegnamenti a noi adulti su altri piani, molto meno materiali.
Un libro per chi vuole comprendere meglio se stesso, per chi vuole avere conferma che le nostre radici potrebbero essere molto più lontane nel tempo.
Non abbiamo dunque timore di vivere e morire: siamo qui per affrontare i nostri limiti e le nostre paure. Proviamoci davvero, altrimenti sprecheremo un’intera vita senza sapere perché.
Parola di un’anima che un tempo fu Rebecca.




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