Il popolo degli anima-li e l’uomo

Piccoli e pelosi, girano per le nostre case, seguendoci ovunque: sono i nostri animali da compagnia. Ci siamo abituati ormai alla loro presenza, tanto da pensarli come componenti delle nostre famiglie. Ma abbiamo mai provato a non guardarli soltanto attraverso le lenti dell’affetto e del ruolo di compagni che gli abbiamo affidato? Anche se li amiamo molto e ci prendiamo cura di loro quotidianamente, di rado riusciamo a vederli come esseri da cui apprendere qualcosa. 
In una visione animica anche loro, proprio come noi umani, sono dotati di un’anima che è su questo mondo per svolgere il proprio percorso di evoluzione, dunque anch’essi hanno qualcosa da insegnarci.

Amici dalla notte dei tempi
Il rapporto tra animali e umani è antichissimo. In alcuni casi si è trattato di una collaborazione per spartirsi il cibo, in altri di sfruttamento, in tempi più recenti di amicizia.
Ma cosa ci porta a condividere l’esperienza in questa vita, in questo mondo, con esseri così diversi e allo stesso tempo così simili a noi?
Il nostro comune destino, per quanto simile, ad oggi è differenziato da un elemento dirimente: l’uomo si sta ponendo al di sopra degli animali, arrogandosi il diritto di scegliere il destino di altri esseri, di usarli ai propri scopi. Prendere senza restituire nulla: questo sembra essere, ora come ora, il motto antropico.
Ma, se ad alcuni animali spetta un destino di sfruttamento e servizio, dall’altra parte invece assistiamo a una sempre maggior diffusione di animali da compagnia. Si tratta di un fenomeno di rilievo sia sul piano psicologico che su quello commerciale: tendiamo a umanizzare emozioni e comportamenti senza comprenderli davvero, e dunque senza creare con i nostri animali una relazione autentica, alla pari.
Ma non è stato sempre così. Come ci spiega Alberto Fragasso, antropologo, insegnante e praticante sciamano, “da sempre nello sciamanismo e nell’animismo e in tutte le tradizioni dei popoli l’uomo è accompagnato da un animale”. 
Ci fu un tempo, infatti, in cui l’essere umano prima di ammantarsi di superiorità guardava con rispetto agli animali e da essi apprendeva le meraviglie e i segreti della vita. Ogni creatura cooperava con le altre; regnavano l’armonia, l’equilibrio. I nostri antenati sapevano che la vita di ogni essere è intrecciata a quella degli altri: piante, animali e umani. Solo così è possibile vivere in armonia nel grande ecosistema del pianeta Terra.

Ritrovare l’armonia
E se tale equilibrio è da tempo, purtroppo, andato perduto, non è detto che non possa tornare.
In questo momento storico, infatti, si sta verificando un’accelerazione della crescita della coscienza e i nostri amici animali sono sempre più in grado di comunicare con noi. Spetta dunque a noi prenderci del tempo per ascoltarli. 
In che modo? Alberto Fragasso ci propone un approccio antico, che arriva dai nostri predecessori per i quali la relazione con gli animali era sacra. Il fine, ora come allora, è divenire umani abili, sapienti e coscienti nei confronti degli altri esseri, instaurando con loro una relazione più compassionevole, premurosa e gentile.




“Invito tutti e tutte al webinar del 23 gennaio: è un appuntamento dedicato a tutti gli amanti del mondo animale e a tutti coloro che desiderano entrare con essi in una comunicazione più profonda, conoscendone l’anima e l’essenza.
Vi fornirò elementi per entrare in una nuova relazione con gli esseri viventi che abitano la Terra e per creare un ecosistema che parta prima di tutto da dentro.
Se possiedi, dunque, un animale domestico e il tuo desiderio è quello di rafforzare il vostro legame, o se quando passeggi in mezzo alla natura e vedi un animale selvatico ti senti chiamato… questo webinar è per TE!” (Alberto Fragasso).


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