Un insaziabile bisogno di verità ci spinge da sempre a porci delle domande sulla vita, sulla natura, sulla morte e su questo passaggio transitorio sulla Terra, che ci vede tutti in qualche modo protagonisti. In un dialogo intimo e profondo, Anne Givaudan prende il lettore per mano e lo guida in questa necessaria quanto inevitabile ricerca di risposte. 

Il viaggio verso la propria parte più autentica è disseminato di ostacoli e di continue domande, che ci spingono a indugiare, fermarci per poi procedere. Porsi delle domande è la soglia di ogni scoperta, più o meno sorprendente. Molte di quelle che ci facciamo, ci fanno avvertire un disperato bisogno di verità, e sospettare persino di essere influenzati da credenze e risposte che ci sono state inculcate nel corso degli anni della permanenza dell'umanità su questa terra.

È proprio il dialogo, non a caso, la forma scelta da Anne Givaudan per il suo ultimo libro edito da Amrita Edizioni, “Le chiavi per vivere la metamorfosi". Da leggere e rileggere, non per forza seguendo l’ordine delle pagine, ma piuttosto aprendolo e lasciando al caso il punto da cui iniziare, è quasi una restituzione, seppur condensata, di gran parte della sua opera precedente. Givaudan, la “reporter dei mondi sottili”, come ama lei stessa definirsi, si concede ai suoi lettori in un dialogo fitto e profondo che tocca i tempi più diversi, dalla reincarnazione al rapporto con il denaro, fino al bisogno viscerale di prefigurarsi ciò che ci attende dopo la morte del corpo. 

Dopo l'incredibile successo di "Rivelazioni Galattiche per un Mondo Nuovo", bestseller che ha venduto migliaia di copie e altre decine di titoli incentrati sul tema della spiritualità, l’autrice francese porge ai suoi lettori delle preziose chiavi interpretative – richiamate anche nel titolo - e delle risposte che ha raccolto grazie alla sua lunga esperienza di viaggiatrice astrale. Terapeuta dell’anima e del corpo, Givaudan ha sperimentato per la prima volta la tecnica della decorporazione quando era ancora una studentessa universitaria, grazie agli insegnamenti del suo ex marito, Daniel Meurois.

Da questa scoperta di poter oltrepassare i confini del proprio corpo, è venuto fuori uno dei più importanti bestseller sui viaggi astrali, noto in tutto il mondo: Racconti d’un viaggiatore astrale. Questa e altre sue opere si sono dimostrate indispensabili per molti studiosi e appassionati di questi argomenti, poiché grazie ad esse hanno potuto approfondire conoscenze ancestrali, racconti di mondi sottili, esperienze di nuove dimensioni della vita.

Nel suo ultimo libro, Givaudan ricorre dichiaratamente alle sue opere precedenti per fornire le risposte ai propri lettori. Niente affatto per dar spazio alla pura autoreferenzialità, come sottolinea, quanto per incoraggiarli a riprendere tra le mani qualcosa che hanno già letto e che potrà riservare loro nuove scoperte, ad una nuova e magari più consapevole lettura. Le risposte, inoltre, non sono il frutto delle sue esperienze terrene, bensì «provengono dalle
mie esperienze galattiche e intergalattiche», scrive l’autrice in una nota introduttiva.

Queste chiavi di lettura e interpretazione appaiono sin da subito un dono prezioso a quel lettore in cui Givaudan riconosce lo stesso coraggio degli uomini e delle donne che hanno scelto di vivere in questo mondo, e in un’epoca di profonda crisi. Una scelta che fa ben sperare l’autrice sulle sorti future dell’umanità, nonostante tutto. Nel libro, domande e risposte si intrecciano e sembrano delineare una possibile traccia alla scoperta della parte più profonda di sé. Ogni pagina è un invito accorato a intraprendere questo viaggio interiore, guidati dalla consapevolezza e mai dalla certezza di quale sia la strada “giusta” da seguire. D’altronde quello alla ricerca di sé altro non è che il viaggio più importante della vita, e una volta intrapreso non si può far altro che proseguire, ciascuno al ritmo del proprio passo.

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