Dal monitoraggio delle terapie oncologiche e dalle ricerche scientifiche degli ultimi anni si è compreso che le pratiche di consapevolezza non solo possono contribuire a rendere le cure più efficaci, ma possono svolgere  un'importante azione terapeutica attraverso l'intenzionalità di guarigione. Ce ne parla Gioacchino M. Pagliaro a Filo Diretto con l'Autore, per presentare il suo libro “La meditazione in oncologia. L'azione quantica della meditazione nelle cure”.

«Il tumore non è una maledizione e non è una colpa. È una malattia e la malattia insorge perché abbiamo un corpo. Siamo destinati ad ammalarci, ma un modo sano di vivere ci può proteggere, può farci ammalare di meno, può aiutarci a guarire prima. Non siamo immortali, non saremo mai immuni dalle malattie, ma curandole nel modo dovuto possiamo rallentarne l'evoluzione e guarire».

Cura, guarigione e salute, ma anche benessere, meditazione, intenzione. A queste parole ci riferiamo per indicare un approccio alla malattia che negli ultimi vent'anni si è rivelato efficace non solo per i pazienti, ma anche per medici, psicologi e altri professionisti che lavorano in ambito medico e sanitario. Parole, che sono un mantra verso una vita più sana, come racconta lo psicologo e psicoterapeuta Gioacchino Pagliaro.

È nella puntata di Filo Diretto con l'Autore del mese di ottobre che, per l'occasione, Giaocchino Pagliaro ha presentato il suo libro “La meditazione in oncologia. L'azione quantica della meditazione nelle cure”, edito da Amrita Edizioni e uscito nelle principali librerie il 15 settembre. Possiamo definire la sua esperienza nell'ambito della meditazione in oncologia con due parole: rivoluzionaria e pionieristica.

Soprattutto in un contesto come quello degli anni '90, ancora fortemente ancorato a pregiudizi in materia, Gioacchino Pagliaro ha introdotto la meditazione e altre pratiche di mindfulness nell'ambito clinico e nel benessere. Uno dei suoi meriti è stato quello di essere il primo medico in Italia a introdurre la meditazione all'interno del Servizio Sanitario Nazionale: prima in campo oncologico, poi cardiologico, neurologico e successivamente nell'ambito della prevenzione del burnout dei professionisti sanitari.

Come racconta nel suo libro, «c'è bisogno, soprattutto tra noi sanitari, di apprendere una cultura olistica, trasversale a tutte le professioni. Una cultura che ponga al centro dell'attenzione la persona, l'ascolto, la rassicurazione, la mobilitazione delle risorse dell'ammalato verso la guarigione e l'attivazione di stili di vita orientati alla salute». La meditazione, che lo psicologo ha utilizzato in oncologia per oltre trent'anni, diventa uno strumento per chi cura e per chi è curato e, agendo sul piano energetico e mentale, si integra alle cure oncologiche con la capacità di renderle più efficaci.

Come ci racconta nella puntata di Filo Diretto con l'Autore, ci sono stati tre grandi stereotipi che in passato hanno condizionato negativamente il concetto di meditazione. Primo fra tutti il ​​modo in cui è arrivato in occidente, attraverso pratiche meditative connesse alle sette - come nel caso dell'Europa e degli Stati Uniti - che venivano considerati come un qualcosa di “strampalato e pericoloso”. Il secondo stereotipo vedeva la meditazione come una modalità che portava ad isolarsi dal resto del mondo e, infine, il terzo riteneva che meditare favorisse un cambiamento del proprio credo religioso.

«La cosa bizzarra – racconta l'autore - è che già negli anni '90 noi avevamo una serie di ricerche pubblicate su riviste scientifiche mediche e psicologiche dove si evidenziavano i benefici delle pratiche meditative nell'ambito della salute e addirittura della cura. Parliamo delle più prestigiose università americane come Harvard, Stanford o Yale. C'era una sorta di contraddizione tra il ritenere da un lato queste pratiche esoteriche e dall'altro c'era una letteratura scientifica importante». 

Gioacchino M. Pagliaro è stato per 17 anni Professore a contratto di Psicologia Clinica presso la Facoltà di Psicologia dell'Università di Padova, già Direttore della UOC Psicologia Ospedaliera nel Dipartimento Oncologico dell'Ospedale Bellaria di Bologna. È proprio in questo contesto ospedaliero, ma non solo, che ha potuto realizzare e veder riconosciuto il successo del metodo da lui denominato “ArmoniosaMente”, che in questi anni ha aiutato centinaia di pazienti e che lo ha spinto a scrivere il suo libro.

L'obiettivo del metodo è agire sulla dimensione mentale dei pazienti offrendo loro sia una corretta informazione sulle cure oncologiche sia l'opportunità di apprendere una pratica meditativa che stimoli il loro potenziale di guarigione a partire da due concetti basilari: armonia e mente. L'armonia interna della persona è dunque connessa con l'armonia esterna di ciò che la circonda e viceversa. Insieme attivano benessere e salute e le condizioni per affrontare le malattie e le difficoltà della vita. Così l'autore descrive le basi scientifiche del metodo e, attraverso la storia e l'esperienza di alcuni casi, offre interessanti spunti su come è possibile integrarlo nelle cure oncologiche.

Possiamo dire che il libro “La meditazione in oncologia. L'azione quantica della meditazione nelle cure” non rappresenta che un ulteriore passo avanti nel percorso pionieristico intrapreso da Gioacchino Pagliaro nell'ambito delle cure oncologiche. Con il metodo “ArmoniosaMente” egli propone una metodologia di lavoro in gruppo con i pazienti: è diviso in tre fasi e combina l'informazione sul percorso di cura che dovrà affrontare, l'educazione a stili di vita corretti e la meditazione, con una specifica visualizzazione che, come dice Pagliaro, intende generare «una mente armoniosa al posto di quella inclinazione alla malattia».

Per ascoltare Gioacchino Pagliaro ed essere guidati verso una maggior conoscenza della meditazione in oncologia, guarda tutta la puntata di  Filo Diretto con l'Autore.

Comments (0)

Argomenti

Autori

Prodotto aggiunto alla Lista desideri