Con un'esperienza quasi ventennale come educatore professionale, Pellerano lavora attualmente presso un Servizio per le Dipendenze della Sanità pubblica di Torino. Nel corso dell’ultimo appuntamento di Filo Diretto con l’Autore, Pellerano ha illustrato una serie di consigli e strumenti per affrontare e vincere la battaglia contro la dipendenza da gioco d’azzardo, per capirne le cause, le sue conseguenze, ma soprattutto per chiedere aiuto e ricostruire la propria vita e la considerazione di sé stessi.
Il suo libro è un saggio approfondito, ma anche un racconto di testimonianze raccolte nel corso degli anni. Nelle prime pagine, sono proposte alcune riflessioni generali, per inquadrare meglio il tema del gioco d’azzardo e le difficoltà legate al cambiamento. Seguono subito dopo i «capitoli fondativi» del libro, dedicati a quattro percorsi che approfondiscono le diverse possibili aree di intervento.
La prima di queste, ha spiegato l’autore nel corso della diretta, è strettamente legata alla gestione del denaro. «Chi gioca d’azzardo dovrebbe temporaneamente cedere ad altri la propria autonomia nella gestione del denaro, almeno per un periodo prima di tornare alla gestione autonoma. Poi magari può tenere traccia pedissequamente di tutte le spese sostenute: sembra banale, ma può essere di grande aiuto».
E poi bisognerebbe intervenire sulla sfera delle relazioni: «Giocatori e giocatrici tendono a isolarsi. E questo nuoce gravemente ai rapporti familiari, amicali, lavorativi. Un tentativo importante sarebbe quello di recuperare una relazione con le persone da cui ci si è allontanati proprio a causa del gioco».
Il gioco d’azzardo incide inoltre sulla gestione del tempo, genera difficoltà sul lavoro perché magari ci si distrae dai propri compiti o si è molto stanchi a causa delle ore notturne perse giocando: «Riprendere il controllo del proprio tempo è fondamentale, così come non inciampare nei cosiddetti errori cognitivi, che ci spingono a giocare perché magari un giorno ci sentiamo fortunati oppure siamo convinti di aver trovato un sistema vincente». Negli errori cognitivi possiamo incappare tutti, chiarisce Pellerano: nel caso di chi gioca d’azzardo, però, questi errori possono determinare ulteriori perdite di denaro e affetti.
Alla fine del volume, si passa a un livello più operativo: vengono introdotti precisi strumenti pratici, tra cui una serie di indirizzi e numeri di telefono, che potrebbero essere utili per continuare il cammino di cambiamento affidandosi a dei professionisti; una scelta di siti sul tema del gioco d'azzardo e sui problemi connessi e infine un'utile bibliografia di riferimento.
Dalla lettura emerge quanto quella da gioco d’azzardo sia una dipendenza patologica, che richiede cure e supporti specifici. Questa consapevolezza, di cui si fa portavoce l’autore, è rafforzata da anni di ricerca personale e dall’incontro con molte persone che soffrono di questo disturbo. La loro preziosa testimonianza, così come quella dei loro familiari, stimola la riflessione e magari il desiderio di cambiamento anche in chi si rispecchia in queste storie ma non riesce a uscire da questa rete insidiosa.
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